lunedì 2 maggio 2011

La Provincia di Catania destina 300.000 euro ai giovani che vogliono avviare un'attività professionale

Dal sito internet della Provincia Regionale di Catania.
«La Provincia di Catania è sempre più vicina al mondo delle professioni», lo sostiene il presidente Giuseppe Castiglione, che con soddisfazione ha presentato l’iniziativa voluta dall’Amministrazione e dal Consiglio per l’erogazione di contributi ai giovani iscritti ai diversi Ordini professionali. «La disoccupazione giovanile sta assumendo i caratteri di una vera emergenza, nonostante non sia la adeguata professionalità a mancare – ha sottolineato il presidente –. Le nuove generazioni posseggono sia lauree e specializzazioni ma mancano le opportunità di lavoro, soprattutto relativamente al titolo acquisito e al percorso di formazione svolto. Secondo il rapporto Svimez 2009 – afferma Castiglione – tra il 1997 e il 2008 sono emigrati dal Mezzogiorno al Centro-Nord del Paese circa 700.000 persone. Sono stati questi i motivi che hanno spinto la Giunta provinciale e il Consiglio ad adottare un regolamento che favorisse l’accesso dei giovani laureati o diplomati al mondo delle professioni. Nonostante le ristrettezze provocate da un bilancio di 8 milioni di euro in meno – spiega il presidente – abbiamo voluto investire 300.000 euro con un atto amministrativo che credo non abbia precedenti. Ciò rappresenta di sicuro un segnale, che va ad associarsi al milione e mezzo di euro destinato agli artigiani e conferma la volontà di questa Provincia di stare al fianco delle categorie produttive, specie in un momento di crisi come quello che stanno attraversando. Un ringraziamento particolare – ha concluso – va all’assessore Francesco Ciancitto, che ha supervisionato l’iter, e a tutto il Consiglio provinciale».
Orgoglioso il consigliere Salvatore Patanè, che ha proposto l’istituzione del regolamento: «Oggi si raccoglie il frutto di un lavoro cominciato un anno fa – dichiara – in cui sono stati ascoltati tutti gli Ordini professionali, sebbene l’ultima parola sia spettata al Consiglio. Se la risposta sarà positiva – ha concluso – il contributo potrebbe essere confermato negli anni e destinato a crescere».
Presente anche l’assessore Pippo Pagano che ha sottolineato come sia anche «compito delle Istituzioni dare la possibilità ai giovani di spendere le loro competenze all’interno del proprio territorio di riferimento», ed il consigliere Enzo D’Agata: «Questa delibera – ha detto – cerca di incentivare i giovani professionisti e a sostenerli all’inizio della loro attività».
L’entità del contributo è una percentuale (fino a un massimo del 30%) della spesa sostenuta e comunque fino e non oltre un massimo di 10.000 euro. I soggetti che ne beneficeranno dovranno aver conseguito il titolo di studio entro 10 anni dalla presentazione dell’istanza, svolgere attività esclusivamente libera e/o professionale, essere residenti e svolgere l’attività, con sede legale e operativa, nel territorio catanese e impegnarsi a mantenere la sede dell’attività nel territorio provinciale per almeno 5 anni dall’erogazione del contributo, essere in possesso della partita IVA. Sono privilegiate le istanze presentate dagli “studi associati”, costituiti minimo da 3 al massimo di 5 professionisti. L’ammissibilità degli interventi delle spese è valutata da un’apposita commissione interna all’Ente.
L’iniziativa è stata apprezzata dagli Ordini professionali, che l’hanno definita «lodevole». Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti: Giovanni Toldonato, presidente dei dottori agronomi, Pino Salvatore, vice presidente del Collegio dei geometri laureati, Rosario Lo Presti presidente Ordine consulenti del lavoro e Francesco Maccarrone, delegato sindacale dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro.

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