mercoledì 1 luglio 2009

Michele: un talento silente che sfida la velocità con l'ottimismo della volontà

Trascorso un anno dall'inizio della mia esperienza amministrativa e tracciando una analisi delle cose fatte e delle tantissime cose ancora da fare, ritengo che su alcune cose la mia attenzione dovrebbe essere più incisiva.
Sto parlando dei giovani talenti del mondo dello sport e dello spettacolo, ma soprattutto dello sport.
Oltre ad avere un ottimo vivaio nei settori del calcio, del basket e della pallavolo, che si distingue durante ogni stagione agonistica con diversi successi ottenuti ai vari livelli, nella nostra città purtroppo, e me ne faccio ampiamente carico di questa disattenzione, ci sono delle individualità spesso sottovalutate.
Sarà forse che le discipline sportive di squadra hanno una maggiore risonanza, anche mediatica, ma è pur vero che spesso emergere negli sports individuali è certamente più arduo ed irto di ostacoli.
A Grammichele qualcosa c'è.
Parliamo di motori, uno sport che pochi praticano e molti seguoni in tivù, ma con l'attenzione rivolta soprattutto ai grandi scenari motoristici.
Michele Quattrocchi è un ragazzo poco più che ventenne (il padre è Luigi Quattrocchi titolare di un panificio in Piazza Morello che mi racconta aver fatto immensi sacrifici economici ...) e corre da piccolissimo, prima con i go-kart, adesso guida una macchina, la Radical PR06-Suzuki, con un motore potentissimo da 250 cavalli, in un campionato regionale (dopo aver gareggiato anche in campionati nazionali nella Formula Azzurra e Formula Gloria) dove sta "lasciando a piedi" i suoi avversari, facendo parlare di sè nelle scuderie delle categorie minori.
Esempio lampante delle sue doti al volante il fatto che restando "fermo" senza correre dal mese di novembre dell'anno scorso, appena sedutosi in quella macchina con pochissimi giri di prova, ha lasciato parecchi secondi al secondo (scusate il giro di parole ...) nell'ultima gara svoltasi a Racalmuto (AG) nell'Autodromo "Valle dei Tempi", nonostante gli avversari fossero "tirati" a puntino per vincere quella gara.
Invece Michele Quattrocchi ha lasciato tutti a bocca aperta.
La nostra città e soprattutto la sua classe dirigente (di cui faccio parte) dovrebbe essere più attenta a questi talenti e dovrebbe mostrare in maniera più evidente l'orgoglio di avere un talento del genere.

4 commenti:

  1. Caro assessore, tanto tu quanto la tua classe dirigente avete un muro davanti ai vostri occhi, purtoppo sono assai le cosa che non vedete.

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  2. Sarebbe un vero e proprio peccato lasciar sfuggire a un talento cosi grande l'opportunità di fare ulteriori salti di categoria...speriamo bene...

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  3. di che è vero cio che dici assessore gli sport motoristici a grammichele sono poco evidenziati e sostenuti anche se c'è molta gente che li pratica e sono degli sport che oltre a richiedere grande preparazione fisica richiedono anche nervi saldi e molto denaro.

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  4. Il padre di Michele fa le corna alla moglie altro che sacrifici.....

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